E tutte le creature che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la sua natura servono, conoscono e obbediscono al loro creatore meglio di te, o uomo.

(S. Francesco)

 

Il Convento

In origine il Convento era molto piccolo ed era sistemato sulla strada poi si arricchì nel XVIII secolo del chiostro chiuso da ogni lato e con dormitori e nuovi ambienti per i frati. Riferisce P. Arcangelo nel 1732: “colle limosine del suddetto Signore principe di S. Giorgio e di altre persone devote l'hanno quasi riedificato ed abbellito, e vi abitano circa 20 religiosi; ma è capace di contenerne anche 30.
Vi è una bella libreria, addobbata di buoni libri, e non vi è mancato lo studio di filosofia e di S. Teologia. Contiene un delizioso giardino, cinto di mura. La chiesa è vistosa e pulita, ma non vasta; ed è devotamente visitata da popoli, che frequentemente vi concorrono. La sacristia è decentemente ornata di sacre suppellettili; ed il tutto corrisponde a quella pompa di cui è capace una religiosa povertà”.
La provincia riformata di S. Angelo in Puglia celebrò in questo luogo i Capitoli provinciali del 19 maggio 1701 dove viene eletto ministro provinciale P. Zaccaria della Rocchetta, del 8 giugno 1710 P. Francescantonio M. Spinelli, del 14 luglio 1724 P. Diego di Cerignola, del 13 maggio 1727 P. Benedetto della Pietra, del 3 aprile 1807 P. Gioacchino di Altavilla e del 28 maggio 1832 P. Giuseppantonio da Sannicandro.
Nella soppressione napoleonica prima e poi in quella italiana del 1866 il convento venne chiuso, ma successivamente venne riscattato dai frati.